Con questo Sonic Unleashed il Sonic Team cerca di risollevare le sorti della mascotte più “in disgrazia” della storia dei videogiochi, la cui reputazione è stata distrutta da un decennio buono di titoli vergognosi.
Anche il più accanito fan di Sonic (il sottosritto è tra questi, per intenderci) non può che ammettere come il porcospino blu abbia un po’ “perso la propria identità” nel passaggio al tridimensionale; colpa dei programmatori, che non hanno saputo adeguare il “supersonico” concept di gioco alle ben più complesse strutture dei giochi poligonali. Dopo i primi esperimenti “pseudo-3D” (Sonic 3D Blast) e alcuni buoni tentativi (i due Sonic Adventures per Dreamcast) c’è stata una autentica disfatta da parte di Sega, incapace di produrre titoli veramente all’altezza del proprio personaggio simbolo.
Oggi il Sonic Team (che ci auguriamo voglia tenere alto il proprio buon nome) ritorna con un nuovo titolo, che propone un’esperienza diversificata in grado di appagare tanto i fan storici della serie quanto gli amanti degli action game moderni.
L’espediente trovato dai programmatori consiste nel suddividere i livelli in due tipologie. Quelli diurni ricordano molto da vicino i vecchi titoli di Sonic, e propongono un’esperienza di gioco frenetica e sostanzialmente bidimensionale, con scenari pieni di piattaforme e rampe. Quelli notturni al contrario, vedono la presenza di un Sonic in versione “porcospino mannaro”, privato della sua velocità ma dotato di attacchi devastanti; si tratta di livelli più simili a quelli di un qualsiasi action game, privi di piattaforme ma zeppi di nemici da affrontare.
Riuscirà questa trovata a rivitalizzare il mito di Sonic? A giudicare dai vari trailer e dal team di sviluppo dietro il progetto, sembrerebbe di sì. Appuntamento a dicembre per la risposta.
I commenti sono chiusi.