La console portatile di Sony nella sua ultima edizione, la PSP Go, non ha avuto un successo molto ampio, in contrapposizione a quelle che erano le aspettative da parte dell’azienda di produzione giapponese. Ma l’esperimento della commercializzazione del prodotto tecnologico mobile non è stato comunque vano, perché dalle vendite della PSP Go Sony ha potuto capire parecchie cose, come affermato in queste ore dal presidente della divisione europea della società che si occupa della produzione di contenuti e prodotti che hanno a che fare con l’intrattenimento digitale e che opera nel settore dei videogiochi.
Andrew House ha infatti spiegato che il modo in cui è stata accolta la PSP Go è servito a Sony per comprendere la reazione da parte dei videogiocatori verso una tipologia particolare di prodotti videoludici, quelli da acquistare scaricandoli esclusivamente in versione digitale.
Con la PSP Go infatti ricordiamo che è stato completamente cancellato il supporto nella piattaforma di gioco per i dischetti UMD, acquistabili anche nei negozi e attraverso i quali si potevano introdurre nella console portatile i videogiochi preferiti.
E i risultati dell’esperimento in effetti parlano molto chiaramente. I videogiocatori preferiscono ancora acquistare videogiochi nei negozi piuttosto che scaricarli da internet. Per questo motivo Sony si è detta intenzionata a non abbandonare in futuro questa tipologia di giochi venduti nei negozi e nei centri commerciali.
Vedremo se ci saranno delle novità al riguardo durante l’evento E3 2010 che possano proporre nuove idee per quanto riguarda la console portatile in questione di Sony.