L’uscita di Super Mario Bros. Wonder ha letteralmente cancellato quella di un altro titolo storico lanciato la stessa settimana.
Nintendo in questo 2023 ha applicato alla grande la strategia cinema-videogame che Sony sta portando avanti da qualche anno con fortune alterne. La compagnia di Kyoto ha infatti ottenuto un grandissimo successo al botteghino con il nuovo film sull’idraulico più famoso del mondo (il primo tentativo targato anni ’90 era stato un buco nell’acqua) e in questi giorni sta registrando vendite importanti anche per il nuovo videogame su Mario.
Super Mario Wonder non innova la formula di gioco classica dei titoli 2D, ma la svecchia con tante idee e trovate che rendono variegati i livelli e il ritmo di gioco all’interno di tutta l’avventura. Tanto basta non solo per decretarne il successo e confermare il videogame come re assoluto del genere platform, ma anche per renderlo estremamente divertente da giocare.
Nintendo si conferma dunque superiore ad ogni altra azienda sul mercato per quanto riguarda la capacità di rendere giocabile, “giocattolosi” e divertenti i propri titoli. In un’industria che punta al numero di pixel dei modelli poligonali e la frame rate elevato, la Grande N ricorda a tutti che i videogiochi sono nati principalmente per divertire e distrarre.
L’uscita dell’ultimo capitolo di Super Mario ha oscurato quella del nuovo capitolo di un’altra saga videoludica storica, quella creata appositamente per contrastare il successo del titolo Nintendo tra gli anni ’80 e ’90. Contemporaneamente al gioco Nintendo, infatti, è uscito anche l’ultimo capitolo di Sonic (Sonic Superstar), ma praticamente nessuno ne ha parlato e sono stati in pochi ad acquistarlo.
La rivalità tra i due personaggi e i due videogame è stata centrale nella console war degli anni ’80 e ’90, in quel periodo Mario e Sonic sono diventati vessillo e simbolo della rivalità tra Nintendo e Sega. Per quanto le console Sega e di conseguenza Sonic fossero superiori tecnicamente, il favore del pubblico è sempre stato rivolto verso Mario e Nintendo.
Il trend non è certo cambiato ai giorni nostri e lo dimostrano i dati di vendita dei due titoli nella loro prima settimana. Super Mario Bros. Wonder ha venduto 638mila copie (parliamo solo delle unità fisiche), mentre Sonic Superstar ne ha vendute solamente 4mila. Ma al di là del risultato commerciale, ciò che è indicativo è la mancanza di copertura mediatica: quanti di voi sapevano dell’uscita del nuovo Sonic?
La console war tra le due compagnie è ormai archiviata da tempo – Sega ha abbandonato il mondo console già agli albori degli anni 2000 – ma è indubbio che vedere un brand storico come Sonic ottenere risultati così magri faccia male agli appassionati e dimostri, se ancora ce ne fosse bisogno, come il mercato videoludico sia spietato e corra più veloce del porcospino blu.
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