“The Finals” si presenta come un titolo curato nei minimi dettagli, ma c’è un particolare che ha indignato fan e addetti ai lavori.
Dopo essere stato annunciato per la prima volta nell’agosto 2022, “The Finals” è finalmente arrivato nelle mani dei giocatori con la sua versione beta, disponibile su Steam dal 26 ottobre al 5 novembre. Si tratta di uno sparatutto in prima persona, in cui i giocatori partecipano a un programma televisivo che si svolge in un’arena virtuale. Qui, divisi in gruppi da tre, dovranno affrontare i team rivali per completare diversi obiettivi e annientandoli per guadagnarsi la vittoria.
Dopo tanta attesa, però, i fan si sono ritrovati in mano un titolo che lascia spazio a diversi dubbi. Uno dei difetti principali riguarda la massiccia presenza di cheater, persone che usano trucchi e codici illegali per prevalere sugli avversari. Oltre a questo problema, che la maggior parte degli utenti ha giudicato “molto serio”, c’è anche un’altra questione che denota una scarsa cura per i dettagli.
L’IA arriva anche in “The Finals”: un dettaglio che ha generato molte polemiche
“The Finals” è un gioco d’azione curato nei minimi dettagli tranne, evidentemente, uno. La premessa di base è quella dello show televisivo che immerge i giocatori in una gara spietata: ci saranno quindi commentatori che fanno osservazioni sullo stato di una determinata squadra o sul gioco stesso. Oltre a loro, in molti casi si sentono le voci dei personaggi. Ed è proprio qui che emerge il problema.
A giudicare da quanto si può vedere giocando alla versione beta, in “The Finals” tutti i doppiaggi sono generati con intelligenza artificiale. Questo dettaglio era già stato anticipato in un episodio del podcast “Meet the Makers” di Embark Studios, in cui due designer audio (Andreas e Carl) avevano confermato di aver utilizzato “strumenti di IA incredibili” per creare i doppiaggi del videogioco.
“Utilizziamo l’intelligenza artificiale con alcune eccezioni“, ha detto Andreas. “Tutte le voci dei concorrenti, i suoni ambientali e entrambi i commentatori del gioco sono generati da intelligenza artificiale. Per le cose che chiamiamo ‘vocalizzazioni’, come il respiro del giocatore o i rumori che si fanno quando si salta, usiamo la registrazione in studio“.
Questa decisione, oltre alle critiche dei giocatori, ha alzato un grande polverone anche tra gli addetti ai lavori del settore doppiaggio. Molti doppiatori hanno evidenziato che si tratta di una pratica poco etica e, soprattutto, ancora poco efficace.
Sam Winkler, direttore di Gearbox Software, ha condiviso un messaggio in cui afferma che un doppiaggio generato dall’IA è una scelta sbagliata, soprattutto per un gioco che ha curato ogni altro aspetto della sua presentazione in modo impeccabile.
I vertici di Embark Studios hanno invece continuato a difendere la loro decisione, sostenendo che gli strumenti moderni sono abbastanza potenti da realizzare doppiaggi di ottima qualità e rendono i processi di sviluppo molto più fluidi e veloci rispetto all’utilizzo di doppiatori professionisti.