L’annuncio del film su Zelda ha fatto impazzire i fan: in attesa della pellicola, ripercorriamo la storia e scopriamo qual è il miglior gioco della saga Nintendo.
Il 2023 è stato un anno ricco per gli appassionati Nintendo. Nella prima metà è uscito al cinema il film su Super Mario, quello che sarebbe dovuto uscire sin da principio e che ha cancellato l’onta del primo esperimento cinematografico sull’icona Nintendo risalente agli anni ’90. Se non aveste visto il primo film su Super Mario, fatevi un favore: non guardatelo.
A maggio è uscito il sequel del bellissimo The Legend of Zelda: Breath of the Wild – Tears of the Kingdom – gioco accolto dalla critica con la solita sequela di lusinghe, complimenti e genuflessioni nei confronti della Grande N. Anche i fan hanno sicuramente apprezzato questo nuovo capitolo che seppur rinnovato dai nuovi poteri di Link e dalle nuove possibilità di costruzione e ampliato dai “livelli” aerei e sotterranei, rimane pur sempre una grossa espansione del precedente capitolo.
Nulla da imputare a Nintendo, la quale poco poteva fare con l’hardware a disposizione per migliorare il superbo primo capitolo. Graficamente i cambiamenti sono infatti minimi, l’impianto di gioco rimane il medesimo e persino Hirule non si discosta troppo da quella visitata nel 2017. La bravura degli sviluppatori è stata quella di riuscire a rendere differente l’esperienza nonostante tutto.
L’anno di Nintendo si è concluso con due grandi ritorni, un nuovo capitolo di Super Mario in 2D che mancava dalla Wii U e il nuovo capitolo di Super Mario Rpg, spin off molto apprezzato che non si vedeva sulle console del colosso nipponico ormai da diversi anni. Quindi è giunto l’annuncio a sorpresa di un live action dedicato a Zelda.
La novità è stata accolta con grande gioia, ma anche con un pizzico di paura dai fan. Probabilmente sarebbe stato meglio fare un lungometraggio animato sullo stile Super Mario, inoltre in molti si chiedono quale sarà la base narrativa scelta per questo film? Si ispireranno al primo Zelda o agli ultimi due capitoli? In attesa di capire quali attori verranno scelti come protagonisti e di scoprire dettagli sulla produzione, ripercorriamo la storia di Zelda, selezionando le cinque migliori produzioni della saga.
5- The Legend of Zelda: The Wind Waker. Questo capitolo uscito nel 2002 è stato criticato da tanti fan per la semplicità del gameplay e per un finale narrativamente e ludicamente raffazzonato. Tuttavia il gioco era avanguardistico sotto molti punti di vista: la fisica dell’acqua era incredibile, il corpo di Link assecondava le pendenze controbilanciando il peso, i personaggi seguivano il protagonista con gli occhi, ma soprattutto è stato il primo Zelda open world.
4- The Legend of Zelda: A Link To The Past. Il capitolo uscito per Snes ha fatto la storia del brand, presentando per la prima volta la formula ludica (combattimento, esplorazione, puzzle solving) che avrebbe caratterizzato la saga per i successivi 20 anni e che ne ha decretato il successo planetario.
3- The Legend of Zelda. Non poteva mancare in questa classifica il capostipite della saga, gioco che ha rappresentato all’epoca il perfetto anello di congiunzione tra i giochi arcade e quelli console. Manteneva l’immediatezza dei titoli per cabinato che andavano per la maggiore anche su Nes (compreso Super Mario che manteneva quella formula) con la profondità dei giochi presenti sui primi PC (per la maggior parte avventure testuali).
2- The Legend of Zelda: Breath of the Wild. Il primo capitolo della saga per Switch, il primo in grado di fare entrare la saga nell’epoca videoludica moderna. Questo gioco è uno dei più belli di questa generazione non solo per la libertà che offre, ma anche perché più di qualunque altro permette un’interazione ambientale sorprendente e profonda. All’interno della saga ha poi un’importanza enorme, visto che dopo Skyward Sword (probabilmente il peggiore tra tutti i Zelda) sembrava relegata ad un ruolo marginale.
1- The Legend of Zelda: Ocarina of Time. Uscito nell’ormai lontanissimo 1998, questo gioco è riuscito a trasportare la perfetta dinamica di gameplay introdotta in A Link To The Past in un contesto interamente tridimensionale. Il capitolo per Nintendo 64 rappresentava l’avanguardia videoludica, il futuro degli action-rpg in un mercato in cui il 3D era ancora agli albori ed in cui nessun titolo – a parte Zelda e Super Mario 64 – era realmente e pienamente in 3 dimensioni. Non a caso è ancora oggi il videogame con il Metacritic più alto della storia: 99.
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