Dopo essere sprofondata nell’oblio con il mediocre Angel of Darkness, la serie di Tomb Raider ha impiegato due anni per ritornare a galla.
Sono stati due anni difficili, durante i quali il marchio è passato dalle mani del team di sviluppo originario Core Design (ormai allo sbando) a quello del talentuoso gruppo americano Crystal Dinamics (noto per la serie Legancy of Kain) sotto lo sguardo preoccupato di fan timorosi di assistere alla definitiva scomparsa della loro serie preferita.
Fortunatamente per loro quei due anni sono culminati con Tomb Raider Legend, gioco magari non perfetto, ma che ha senz’altro saputo riportare la serie sui binari del successo e spingerla nella giusta direzione: quella del ritorno alle origini.
Ed è proprio lì che si arriva con questo Tomb Raider: Anniversary, da un lato remake celebrativo dell’originale datato 1996, dall’altro attestazione della rinascita di un mito.
Ma badate, non si tratta solo di un rifacimento grafico. Fatto salvo l’ottimo design originale dei livelli, tutto il resto deriva da Legend: le nuove animazioni, le nuove abilità, le nuove acrobazie eseguibili da Lara Croft, incluse quelle legate all’uso del rampino (strumento assente nell’originale), sono state perfettamente inserite nel vecchio contesto di gioco, dando forma a qualcosa di genuinamente inedito. Un classico che sa di nuovo. Rarissimi nell’originale, i checkpoint abbondano in Tomb Raider: Anniversary, calmierando lo stress da fallimento pur senza intaccare il senso di sfida. Le morti improvvise dovute al rigido sistema di controllo sono solo un ricordo, ma resta la necessità di analizzare approfonditamente lo scenario per risolvere gli enigmi che punteggiano l’esplorazione. I combattimenti vedono Lara affrontare il variopinto bestiario di una volta (dinosauri, leoni, pantere e pippistrelli, fra i tanti), ma risultano più divertenti grazie alle nuove abilità a disposizione dell’archeologa, in primis l’evasione acrobatica in slow motion con annesso contrattacco letale. In altre parole, Anniversary è la risposta alla domanda: come sarebbe Tomb Raider s venisse sviluppato oggi? Ed è senz’altro una gran bella risposta, un titolo che merita pienamente l’appellativo di “moderno”. Inoltre, per chi ha giocato all’originale, Anniversary rappresenta una sorta di conferma dei propri ricordi. Per uno strano scherzo della memoria, giocare al titolo del passato può essere un’esperienza traumatizzante. Tomb Raider: Anniversary, invece, grazie alle modifiche apportate ed alla fedeltà con cui ricalca la formula originale, permette di riassaporare e piaceri di un tempo senza infrangere il pur ingannevole ricodo, Lara Croft è tornata.
VOTO: 8,5
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