La scoperta è stata messa a punto da un team di scienziati americani, dell’Illinois, che hanno condotto una ricerca molto interessante che ha portato in seguito alla visione di questi risultati molto particolari e che sono capaci di sconvolgere la visione che da sempre si è avuta nei confronti dei videogiocatori e delle loro capacità.
Sono stati presi in esame i cervelli di 39 persone tra i 18 e i 28 anni, videogiocatori incalliti da diverso tempo, e si è potuto osservare che questi soggetti possiedono un volume più ampio della struttura cerebrale.
Chi è più bravo nel gioco ha una struttura del cervello diversa da chi non passa molto tempo davanti ai propri videogames preferiti. La possibilità di emergere in questo settore dipenderebbe infatti dalla grandezza del nucleo accumbens, del nucleo caudato e del putamen.
Si tratta di tre parti del nostro cervello che giocano un ruolo molto particolare nella nostra capacità di reazione agli stimoli esterni, come quelli offerti dai videogiochi. Più sono fisicamente grandi, meglio reagiamo alle azioni che ci vengono proposte.
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