Un giorno, acquistando un videogioco, avreste mai pensato di vendere la vostra anima alla catena commerciale che mette a disposizione i prodotti videoludici sullo shop? E’ quello che è successo a tantissimi utenti, inconsapevoli di aver ceduto ciò che di immortale possedevano a GameStation, la nota azienda che vende prodotti per l’intrattenimento digitale. Ovviamente si trattava solamente di uno scherzo, di un pesce d’aprile, ma l’effetto è stato sicuramente curioso e lo scherzo è risultato senza dubbio originale per come è stato messo in pratica proprio durante il primo di aprile.
E’ successo infatti che all’interno del contratto di licenza che l’utente è tenuto ad accettare prima di procedere con l’acquisto del prodotto digitale è stata inserita, durante il primo giorno del mese in corso, una nota ulteriore che si è andata ad aggiungere ai punti già presenti precedentemente.
La nota era ovviamente uno scherzo e indicava la possibilità da parte dell’azienda, se il giocatore avesse accettato il contratto, di ottenere l’anima immortale del giocatore “insieme a tutti i diritti relativi“, a discrezione dell’azienda la quale, se lo avesse ritenuto opportuno, avrebbe potuto inviare una notifica all’acquirente con “lettere infuocate alte due metri“, declinando tra l’altro eventuali problemi.
La cosa che sorprende parecchio non è ovviamente lo scherzo, che rimane comunque a nostro parere uno dei migliori pesci d’aprile degli ultimi anni, ma il fatto che gli utenti non si sono minimamente accorti dell’avviso, acquistando tranquillamente il prodotto.
I contratti di licenza sono importantissimi ed è necessario leggerli in ogni caso sempre prima di procedere, perché (anche se non è questo il caso) a volte potrebbero essere pericolosi. E così si evita anche di procedere in seguito per sperare di ottenere un rimborso, come è successo recentemente nel caso della PS3.
Immagine da en.wikipedia.org.