L’annuncio era arrivato un po’ di tempo fa ma ormai ci siamo e il conto alla rovescia per alcuni controller Xbox è ufficialmente agli sgoccioli.
Le mosse dell’ultimo periodo di Microsoft hanno dato l’impressione di una società che improvvisamente ha deciso di diventare un po’ più attaccata ai soldi. Ne è stato un esempio quello che è successo in Brasile, con la console che tanti definiscono entry level, e che quelli un po’ più cattivi definiscono console patata, che ha ricevuto un aumento di prezzo vertiginoso soprattutto se rapportato al tenore di vita brasiliano e in generale al mercato delle console.
Poi c’era stata la notizia secondo cui Spencer aveva intenzione di togliere a tutti i dipendenti Xbox la possibilità di giocare gratuitamente con il Game Pass. Per il prezzo della Series S in Brasile non è cambiato nulla e la console adesso ha un costo decisamente più alto mentre per quello che riguarda il benefit del Game Pass gratuito Spencer ha preso in mano la situazione ed eliminato il problema.
Nella stessa manciata di giorni era arrivata anche la notizia che tra ormai poche ore tanti controller Xbox avrebbero smesso di funzionare. Questa notizia si inserisce nella stessa categoria di quella relativa al prezzo della console in Brasile: niente dietrofront. Ma almeno stavolta sembra esserci una parvenza di motivazione.
Il prezzo di base di un controller Xbox originale si aggira sui 50 euro, con alcune varianti più chic che superano beatamente anche i 60. Per non parlare poi dei famosi Elite che viaggiano oltre i 100. Per questo motivo è esploso il mercato dei controller terze parti. Alcuni modelli sono economici ma sufficientemente affidabili. Tanti sono quelli che nascono da collaborazioni ufficiali con Xbox ma tanti altri sono quelli che invece vengono prodotti e messi sul mercato senza che ci sia un autorizzazione specifica e un controllo da parte di Microsoft.
Secondo le spiegazioni date da Xbox, proprio per mantenere alti gli standard qualitativi dell’esperienza di gioco, si è ora deciso di bloccare tutti gli accessori di terze parti che non sono frutto di una collaborazione autorizzata da Microsoft.
Il risultato è che se hai un controller sulla cui confezione non era indicato che si trattava di un prodotto su licenza Xbox tra al massimo un paio di settimane quel controller si trasformerà in un simpatico quanto inutile fermacarte. La policy di Xbox è infatti quella di riconoscere immediatamente gli accessori non autorizzati e fornire un messaggio di errore, un messaggio d’errore che si trasformerà in un oggetto non utilizzabile.
Una possibile altra spiegazione, oltre a quella di mantenere alta la qualità degli accessori, (ma si tratta più di una speculazione), è quella di provare a capitalizzare in qualche modo sul Game Pass: qualcosa che ha democratizzato i videogiochi ma che non sta di certo spingendo all’acquisto di console.
Data la possibilità di poter giocare su qualunque schermo con una connessione internet è forse comprensibile che la società cerchi di fare cassa dove può: sui controller e gli accessori per giocare. Se avete mai provato a giocare su un tablet con il touch la scomodità è evidente e la necessità di un controller immediata.
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